Marco Zuccarini - Direttore d'Orchestra
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2001
L’Accademia I Filarmonici è diretta da Marco Zuccarini con eleganza di fraseggio, corretta attenzione al gioco delle intensità del suono, all’equilibrio tra il ridotto organico dell’orchestra da camera e il protagonismo del solista…”

Sandro Cappelletto
“La Stampa” 25 Agosto 2001 (recensione disco Concerti per fagotto ed .Bongiovanni)
....nell’Ottava di Dvorak Zuccarini ha incoraggiato una risposta appassionata dagli archi con abbondanza di timbri calorosi e slanci di energia...

Clive O’ Connell
The Age, 21 Febbraio 2001
...sotto la direzione del direttore ospite Marco Zuccarini l’orchestra ha mostrato una splendida precisione di insieme e ha data una delle più belle e persuasive interpretazioni di fraseggio e colore...le melodie di Verdi (Ouverture “La Forza del Destino”) sono state eseguite con calore ed eleganza...
Abbondano gli effetti pittoreschi di insieme ed ampie arcate di fraseggio…L’interpretazione era controllata, con effetti particolarmente saporosi dei fiati…

John Leggete
The Examiner, 2 Marzo 2001
...(nel Prelude à l’après midi d’un Faune) sotto direzione persuasiva di Zuccarini, col la quale ha modellato l’esecuzione con sicurezza ed autorità, l’orchestra ha raggiunto un’interpretazione che ha catturato lo spirito elusivo della musica ed era una costante delizia d’ascolto…(in Ma Mere l’Oye) ancora il direttore trae dall’orchestra una risposta che ha rivitalizzato la musica ma rispettando le sue qualità espressive essenziali…

W.L.Hoffmann
Canberra Times 14 Marzo 2001
2002
“…Zuccarini lavora per la trasparenza e l’espressione e mostra come comunicare col solista e l’orchestra per ogni dettaglio.. Questa collaborazione è efficace e mostra un suono controllato ed espressivo…
“Romeo e Giulietta” di Tchaikowsky, musica romantica nelle mani di un direttore che sa come trarre i suoni incandescenti dall’orchestra..”
The Mercury ,Hobart,28 Maggio 2002
 
“…Zuccarini mantiene un controllo energico,con una verve vigorosa e netta negli attacchi…”
Herald Sun, Melbourne 4 Febbraio 2002
 
“…Zuccarini dirige con eleganza di fraseggio, corretta attenzione al gioco delle intensità del suono,all’equilibrio fra l’organico dell’orchestra ed il protagonosmo del solista…”
La Stampa,Torino, 25 Agosto 2001
Sandro Cappelletto a proposito del disco Italian Bassoon Concerto- Bongiovanni
2003
...." Una settimana di lavoro con Zuccarini ha rinnovato la vitalità del suono del'Orchesta (Auckland Philarmonia...)
The New Zealand Herald 16 Sett 2003, William Dart

"...con Marco Zuccarini,la performance dell'Orchestra da Camera di Mantova è risutata vivace,tra momenti di autentica classe e lampi di luminosa sonorità..."
La Voce di Mantova 26 Marzo 2003,GMP

" Un eccellente concerto, molto più di quanto ci si aspettasse.
Marco Zuccarini ha tratto una fluida, raffinata ed espressiva performance da questa versatile orchestra.
Il lirismo e la sottigliezza sono state penetrate con freschezza durante il corso di tutto il concerto....
La compiuta, la consumata musicalità di Zuccarini si è rivelata nella morbida ,raffinata e totalmente lirico-espressiva esecuzione della Jupiter di Mozart..."
The New Zealand Herald 6 Settembre 2003,A:Buchanan-Smart

"....(Settima di Beethoven) sensibile e trasparente esecuzione.."
The Mercury 29 Agosto 2003 ,E.Bailes

" Eleganza e gusto artistico creano una rara occasione.
...Una settimana di lavoro col direttore italiano Marco Zuccarini ha rinnovato il particolarmente la vitalità del suono degli archi.Il direttore italiano ha catturato a pieno i sinistri sottintesi del brano( Four Sea Interludes di Britten) dal delicato sciacquio di Dawn al terrificante clmore della tempesta finale...Nella Quinta di Shostakovich Zuccarini e i suoi musicisti hanno saputo sostenere le epiche architetture del primo movimento ed il grand Largo espressivamente proposto con un senso di coraggio e di lotta per la sopravvivenza..."
The New Zealand Herald 16 SETT. 2003, William Dart

"...La dolce grazia della Terza sinfonia( di Brahms) è stata scandita con raccoglimento,quasi a scavare,anche attraverso improvvisi silenzi,i sensi del cuore in pena....Le varie sezioni orchestrali sono state adeguatamente collegate fra loro, con belle punte di espressività solistica e grandiosi interventi degli ottoni..."
La Sicilia 11 Nov.2002,Sergio Sciacca

"...nei cd con i concerti di Bottesini (e le Variazioni Rococò di Tchaikowsky)dall'atmosfera decisamente introspettiva,pienamente valorizzata dal ricco panneggio timbrico dell'Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta con polso da Marco Zuccarini..."
Il Giornale della Musica Ottobre 2003,Giovanni Tasso
2004

“….fiati incandescenti…Il direttore Italiano Marco Zuccarini ha governato i tre lavori ed ha guidato gli esecutori nel trovare nuovi colori e fraseggi. Il lavoro che ha riscosso più successo è stata la Serenata op. 44 di Dvorak…”
( Xenia Hanusiak, Herald Sun. 3 Febb.2004)

“… L’Orchestra ha iniziato la nuova stagione in splendida forma con Zuccarini, ma il direttore italiano ha sempre la capacità di trarre il meglio dagli esecutori. L’Ouverture del Tannhauser era ampia nella sua grandeur, Il Preludio del Tristano e Isotta…associa impeto ad una tavolozza dicolori cangianti…..Bravo per il direttore dopo la Prima di Brahms.Io sospettavo che il Brahms di Zuccarini sarebbe stato memorabile….è capace di trovare significati e crude emozioni dove molti
si accontentano di facili lirismi.
Il suo Brahms è stato magnifico, pieno e ricco nel suono senza sacrificare le finezze del testo…”
(William Dart, The New Zealand Herald,23 Febb.2004)

“…Rigorosa ed equilibrata la resa musicale dell’orchestra guidata con cura da Marco Zuccarini) nella Serva Padrona di Paisiello)…”
( Aldo Mattina,Giornale di Sicilia,20 Apr.2004)

“…Eccitazione e poesia….Marco Zuccarini attraversa l’orchestra sembrando il nostro più caro zio distratto. Una volta sul podio e con la bacchetta in mano, l’Italiano si trasforma in uno dei più dinamici e magnetici direttori presente nei programmi dell’Auckland Philarmonia. Tutto questo si rivela fin dalle prime battute dell’Ouverture del Fidelio di Beethoven. Zuccarini e gli esecutori …rendono un’esecuzione vitale, cavalcando gli occasionali ruvidi momenti senza comprometterene la vitalità… La Settima Sinfonia di Beethoven viene proposta con ben proporzionati fraseggi e cura nell’equilibrio dell forze…l’abilità di Zuccarini di differenziare la trama e la sua tenacia nel perseguire la linea tematica è invidiabile….L’Allegretto..suona rinnovato,nuovo attraverso la narrazione che Zuccarini gli conferisce, e la finezza della trama nella pagina finale concede ad ogni nota il suo eloquente carattere…”
( William Dart, The New Zealand Herald, 27 Sett.2004)
2005
“ … un’esecuzione estremamente riuscita sia dal punto di vista strumentale che interpretativo (delle Variazioni e del Canto del Destino di Brahms) che ha incantato un pubblico che ha applaudito calorosamente…” Mircea Stefanescu,” Dimineata “ Bucarest ,23 Febbraio 2005

“… travolgente ed equilibrata, la direzione di Zuccarini confermava una scelta ricca di colori e densità volumetrica supportando e integrando il protagonismo del solista( Rachmaninov 2° concerto)…nella Sinfonia n°5 di Shostakovic..ha conferito grande brillantezza analizzando la strumentazione…Una bella prova d’insieme” Aldo Mattina, Il Giornale di Sicilia 12 Aprile 2005

“…la sala era stracolma…La combinazione di un programma tutto russo con Marc Andrè Hamelin sembra irresistibile…. anche per la presenza di Zuccarini, uno dei più attendibili direttori all’Auckland Philarmonia… E’ affascinante scoprire i fini dettagli degli archi nell’Ouverture…una rara serietà nell’avvicinarsi al Suite da “ Lo Schiaccianoci” di Tchaikiowsky…il Valzer dei Fiori con un tocco di languore invece del solito insensibile brio..”

William Dart, The New Zealand Herald, 26 Settembre 2005

“ Una notte di Magia Mozartiana…poche battute dall’inizio dell’Ouverture del Flauto Magico ed era evidente che il direttore Marco Zuccarini faceva risuonare alcune novità in uno dei brani favoriti dal pubblico. L’Adagio introduttivo arriva con un’emozione quasi romantica nella sua intensità, mentre l’Allegro non era solo rapida scorrevolezza,ma anche un miracolo di controllo.. ( nelle Danze Tedesche k 600) Zuccarini ha dato ad ogni brano il suo carattere…evocando sia di sala da ballo nobiliare che di locanda di villaggio…Nell’introduzione della “ Linz” Zuccarini …..particolarmente apprezzati la leggerezza del secondo movimento ed il finale con vorticose semicrome e spirito brillante…

Il Prelude a l’Apres_Midi d’un faune è stato di un’ineffabile bellezza ,l’orchestra è stata al suo massimo fra lo sbalzo dei fiati solisti e la morbidezza degli archi… La bacchetta di Zuccarini definisce e traccia sgargianti colori..catturando l’intera tavolozza del compositore francese….

Nei Kindertotenlieder gli esecutori sono stati raffinati,da momenti di trasparente camerismo fino all’incisività dei tremoli del Finale..” William Dart, The New Zealand Herald 17 Ottobre 2005

2006
“ Orchestra serrata e divertita: è la direzione di Marco Zuccarini il momento più convincente dello spettacolo”
Sandro Cappelletto” Lo Specchi” de La Stampa (Agosto 2006)
Recensione del dvd “la Serva Padrona” di Paisiello

 

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