Marco Zuccarini - Direttore d'Orchestra
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Marco Zuccarini Marco Zuccarini Marco Zuccarini Marco Zuccarini
Rassegna stampa
2001 2000 1999
1998 1997 1996
1995 1994  
 
1999
[“Viva l’Italia e l’Adelaide Symphony Orchestra”]

Marco Zuccarini ha concepito ed eseguito in maniera fuori del comune la musica del suo paese d’origine. Essendo “indigeno” conosceva tutti i ‘luoghi’ da visitare, e l’eccitamento aumentava durante il concerto, culminando in un elettrizzante finale. Anche l’orchestra era pervasa da questa ‘passione’ e ha reso al meglio in questa selezione di musica italiana…Dal primo rullo dei tamburi nella “Gazza Ladra” era evidente come Zuccarini conducesse l’orchestra con una disciplina incontrovertibile, offrendo una lettura esperta ed equilibrata dell’ Italiana di Mendelssohn, aperta con verve negli accordi incisivi dei fiati…Nel grande spettacolo dei “Pini di Roma” di Respighi il direttore ha allentato le sue redini, lanciando se stesso e l’orchestra in un torrente di suono magnifico, specialmente nell’ultimo movimento …I miei applausi per Zuccarini e l’Adelaide Symphony Orchestra.

Elizabeth Si1sbury,
The Advertiser, 20 Settembre1999
Nell’”Italiana” di Mendelssohn c’era un’energia diversa, quasi l’idea di un viaggio sinfonico … il primo tempo non era spinto ed aveva un sentimento del “giusto”, mentre l’Andante era pieno di contrasti resi con semplicità ed effetto. C’erano momenti di tale eccitazione nel Saltarello, che ha semplicemente volato …niente può superare la direzione dei Pini di Roma di Zuccarini, che sembrava a proprio agio manovrando le esigenze colossali del brano con una forza che ha quasi scoperchiato il Town Hall …[nel crescendo finale] ha scelto un tempo deliberatamente dilatato che mirava ad un suono pieno e fraseggi lunghi…

Graham Strahle
The Adelaide Revievv, 16 Ottobre 1999

Zuccarini è artista di prima classe …le sue sonorità ricche sono geniali, le parti solistiche emergono da accordi largamente spaziati in una partitura piena di sottigliezze, dirette con sensibilità… La Quinta Sinfonia di Tchaikovsky è poco omogenea come riconosciuto dallo stesso compositore, ma l’unica maniera di intepretarla è di portare un livello costante di convinzione in tutto l’opera, come se il tutto fosse ispirato in maniera uguale. La performance di Zuccarini ha fatto proprio questo, estraendo il climax di un’intensità tale da riempire di suoni i spazi limitati del Town Hall


Tristram Carey
The Australian, 1 Ottobre 1999

“Il Maestro Crea Musica Magica”

Ogni tanto la miriade di fattori che costituiscono la musica tornano felicemente a posto e il risultato è magico, come nel concerto di venerdì sera. Utilizzando il linguaggio del corpo estroverso ed energetico, Marco Zuccarini ha assicurato alla West Australian Symphony Orchestra una lettura acuta e impegnata della Sinfonia “Classica” di Prokofieff, portando una chiarezza sorprendente alle linee strumentali interne che in altri occasioni appaiono come melma sonora. Era uno spiegarsi rivelatorio del capolavoro di Prokofieff, delizioso nel matrimonio fra musicalità ed ispirazione. E’ stato un compendio di meraviglie, la Gavotta in particolare seduceva l’orecchio con una sorta di rifluire del ritmo che ha incantato gli ascoltatori…Dal podio Zuccarini [nel Concerto per pianoforte e orchestra K 467 di Mozart ]era persuasivo quanto nella sinfonia precedente, creando miracoli nell’estrarre dalla WASO un accompagnamento di stile e significato…

Neville Cohn
The West Australian Today, 4 Ottobre 1999


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